Il principio metodologico dell'indagine geoelettrica si basa sulla misura della resistività del terreno attraverso un dispositivo quadripolare costituito da due coppie di elettrodi infissi nel terreno. rispettivamente AB ( immissione di corrente elettrica) e l’altra MN che misurano la differenza di potenziale che si genera tra i due elettrodi. La tecnica multielettrodo permette la misura della resistività in modo semiautomatico utilizzando 32 o 64 elettrodi secondo una sequenza matriciale.
La variazione della resistività del terreno fornisce indicazioni sulle variazioni litostratigrafiche, sulla presenza di falde acquifere, cavità, riempimenti. Il risultato dell’ elaborazione finale è una sezione bidimensionale di resistività del terreno.